Achi

Commenti di Achi:

  • Inserito il 22-05-2021 per il libro ANTIGONE STA NELL’ULTIMO BANCO

    (commento di voto) mi sono immedesimato nel personaggio. Il libro che ho letto adesso è “Antigone sta nell’ultimo banco”. La storia mi ha colpito, ho trovato simpatico l’amico dell’ultimo banco perchè sotto l’apparenza della invisibilità, nasconde coraggio e riesce a sopportare le critiche dei suoi compagni con coraggio e anche la loro indifferenza. Ho provato pena per i lavoratori del fiume sfruttati e sempre accusati ingiustamente. Per i paesani erano persone senza volto, senza documenti, senza diritti. I simboli degli zombi apparsi e disegnati in paese sono come le persone che parlano e condividono idee senza chiedersi se sono giuste o sbagliate, le condividono per convenienza , per seguire ciò che pensa la massa. Lo scrittore paragona questo alla nebbia aliena, che ci impedisce di vedere oltre l’apparenza. Ci fa pensare che chi è diverso da noi sia inferiore. In alcuni film che ho visto si parlava di mancanza di integrazione, ad esempio in “Chocolat”, dove gli abitanti del paesino non accettavano i visitatori perché diversi. Anche nelle partite di calcio ho visto segni di intolleranza per giocatori di colore. Io sono nato in un paese dove per questioni di lavoro sono arrivati negli anni tantissimi stranieri e quando succede qualcosa, tipo furti, liti...danno sempre tutti la colpa a loro, anche se non è vero. Questa è una somiglianza con il libro. Nel finale sono stato contento che Jo, Claudia e la Rossa siano riuscite a far cambiare idea alle persone, per dare almeno una sepoltura al ragazzo morto per la fame e la fatica. Anche il papà di Jo è stato coraggioso e ha sempre detto la verità, sfidando anche la giunta comunale. Il libro mi ha posto alcune domande: Perchè gli altri ragazzi del fiume non hanno reagito alla morte del compagno? Come mai il fratello di Jo non capiva che se i lavoratori fossero andati a casa nessuno avrebbe raccolto i meloni? Cosa significa per Jo vedere che suo fratello la appoggia alla recita? Secondo me per lei è stata come una vittoria. Cosa sarebbe successo se invece di lavoratori di colore fossero arrivati dei lavoratori bianchi? Sarebbero stati sfruttati lo stesso o sarebbero stati accolti? E cosa sarebbe successo se il fratello di Jo non fosse andato in suo aiuto? Forse ha capito che anche se la scelta è difficile, bisogna sempre cercare di seguire ciò che è giusto.

  • Inserito il 06-05-2021 per il libro DALLA MONTAGNA IL TUONO

    Il libro che ho finito di leggere è “Vajont dalla montagna il tuono”, mi ha molto colpito la disgrazia che ha fatto più di 2000 vittime e che probabilmente poteva essere evitata. Ho provato dispiacere per quelli che sono morti e per chi è riuscito a salvarsi, ma ha comunque perso tutto. Ho provato anche tanta rabbia verso quelli che non hanno ascoltato i tecnici non corrotti e soprattutto la gente del posto che sapeva che il monte Toc sarebbe franato. Infatti in dialetto friulano toc significa proprio marcio e si sapeva che il terreno era drenabile. Nel libro ogni capitolo ha un titolo che è il simbolo di ciò che racconta. Il personaggio di Tina è il più simbolico di tutti perchè lei si schiera dalla parte degli umili e dei giusti, senza avere paura e riesce a percepire che gli imbrogli fatti dai “signori della diga” nascondono una minaccia mortale. Purtroppo anche ai nostri giorni succedono intrighi e soprusi che poi sono messi a tacere per questioni di interesse economico o politico, mi viene in mente il crollo del ponte Morandi a Genova o anche alcune mosse politiche nel mio Paese di origine, dove per questioni economiche hanno nascosto e ancora stanno nascondendo la pericolosità dei pfas nelle acque e che stanno portando ad un forte incremento di malattie, di tumori e di infertilità. Per mia fortuna non sono mai stato vittima di soprusi, ma credo che mi arrabbierei tantissimo se mi facessero del male con dei secondi fini. Sono stato molto colpito anche dal giovane geologo, figlio dell’ingegnere , che aveva capito del possibile cedimento della diga e aveva cercato di avvisare suo padre e di fargli cambiare idea. Se il padre lo avesse ascoltato, forse la tragedia si sarebbe potuta evitare. La montagna ha urlato la sua rabbia , i montanari l’hanno capita, ma chi di dovere non l’ha voluta ascoltare. Forse per molti i valori più importanti sono il denaro ed il potere anche a discapito delle vite altrui, spero almeno che si rendano conto di quello che fanno e che la giustizia riesca sempre a punire i veri colpevoli.

  • Inserito il 29-03-2021 per il libro ANTIGONE STA NELL’ULTIMO BANCO

    La storia mi ha colpito, ho trovato simpatico l’amico dell’ultimo banco perchè sotto l’apparenza della invisibilità, nasconde coraggio e riesce a sopportare le critiche dei suoi compagni con coraggio e anche la loro indifferenza. Ho provato pena per i lavoratori del fiume sfruttati e sempre accusati ingiustamente. Per i paesani erano persone senza volto, senza documenti, senza diritti. I simboli degli zombi apparsi e disegnati in paese sono come le persone che parlano e condividono idee senza chiedersi se sono giuste o sbagliate, le condividono per convenienza , per seguire ciò che pensa la massa. Lo scrittore paragona questo alla nebbia aliena, che ci impedisce di vedere oltre l’apparenza. Ci fa pensare che chi è diverso da noi sia inferiore. In alcuni film che ho visto si parlava di mancanza di integrazione, ad esempio in “Chocolat”, dove gli abitanti del paesino non accettavano i visitatori perché diversi. Anche nelle partite di calcio ho visto segni di intolleranza per giocatori di colore. Io sono nato in un paese dove per questioni di lavoro sono arrivati negli anni tantissimi stranieri e quando succede qualcosa, tipo furti, liti...danno sempre tutti la colpa a loro, anche se non è vero. Questa è una somiglianza con il libro. Nel finale sono stato contento che Jo, Claudia e la Rossa siano riuscite a far cambiare idea alle persone, per dare almeno una sepoltura al ragazzo morto per la fame e la fatica. Anche il papà di Jo è stato coraggioso e ha sempre detto la verità, sfidando anche la giunta comunale. Il libro mi ha posto alcune domande: Perchè gli altri ragazzi del fiume non hanno reagito alla morte del compagno? Come mai il fratello di Jo non capiva che se i lavoratori fossero andati a casa nessuno avrebbe raccolto i meloni? Cosa significa per Jo vedere che suo fratello la appoggia alla recita? Secondo me per lei è stata come una vittoria. Cosa sarebbe successo se invece di lavoratori di colore fossero arrivati dei lavoratori bianchi? Sarebbero stati sfruttati lo stesso o sarebbero stati accolti? E cosa sarebbe successo se il fratello di Jo non fosse andato in suo aiuto? Forse ha capito che anche se la scelta è difficile, bisogna sempre cercare di seguire ciò che è giusto.

  • Inserito il 04-03-2021 per il libro IL GIRO DEL ‘44

    Dalla copertina sembrava proprio un libro noioso, ma poi il racconto dell’uso della bicicletta per superare le difficoltà del periodo mi ha fatto cambiare idea.