Normanno

Commenti di Normanno:

  • Inserito il 26-05-2021 per il libro DALLA MONTAGNA IL TUONO

    (commento di voto) 3 parole : profondo, culturale e concreto.

  • Inserito il 15-05-2021 per il libro UNA NEVICATA ECCEZIONALE

    Cara Illustratrice e cara autrice, sono ancora io. Ora metterò in luce gli aspetti negativi, che sono comunque pochi. A me sarebbe piaciuto sapere qualcosa di più dell’ avventura dei due padri e della madre di Diego, quando si avventurano tra la neve alta. Chissà quali insidie hanno dovuto affrontare, e quali sentierini hanno dovuto percorrere per arrivare fino in paese, e chissà chi avranno incontrato, e cosa avranno raccontato. Ho passato molto tempo a provare a immaginarlo, ma senza molti frutti. Mi sarebbe piaciuto se avreste fatto almeno qualche breve accenno a ciò, ma nel libro non c’è. Forse è una vostra intenzione lasciare al lettore lo spazio per la propria immaginazione, ma avrei preferito poter leggere le loro avventure. Un’altro aspetto che non mi ha proprio convinto, è che all’inizio le famiglie sembrano quasi non conoscersi, essere solamente vicini, ma poi , tutto d’un tratto diventano molto confidenziali l’una con l’altra. Forse mi sbaglio io, ma a me è parso così. Poi, mentre leggevo, mi affezionavo ai personaggi, e, quando è finita la storia, è stato dura lasciarli. Infattti secondo me il libro è durato troppo poco, e si è risolto troppo in fretta. Ho risolto questo problema rileggendo il libro, ma non era la stessa cosa, perché sapevi che cosa doveva succedere. Certo, rileggerlo mi è stato utile, per capire e analizzare più a fondo la storia. Nonostante questo, il resto è un capolavoro, complimenti!

  • Inserito il 15-05-2021 per il libro UNA NEVICATA ECCEZIONALE

    Cara autrice e cara illustratrice, questo graphic-novel mi è proprio piaciuto. Mi complimento davvero molto con l’illustratrice, per i tantissimi e bellissimi disegni presenti in questo libro, sono molto espressivi, e si riesce a riconoscere lo stile, ben preciso. Mentre leggevo questo libro, mi sono reso conto di quanto ci voglia per illustrare un graphic -novel. Ci si mettono pochi secondi a leggere una pagina, mentre se dovessi disegnarla ci metterei tantissimo tempo, perché nel libro non sono presenti disegni stereotipati, me pieni di particolari. Uno dei particolari che mi è piaciuto di più è stato, quando stavo rileggendo il libro cercando i dettagli nascosti, a pag. 103, quando sullo sfondo si vede un poster di un film. Meraviglioso! Ne ho trovati moltissimi altri, come quando iris stava cucendo un vestito per l’orso di Amanda, e quando Amanda gioca a dare il te all’orso, lo si vede con un vestito! Anche questo è fantastico. Mi sono anche divertito a guardare e riguardare, anzi, osservare e riosservare le varie figure che ritraevano i vari giorni. Era come se stessi giocando a “trova le differenze”. E’ stato proprio divertente! Le immagini che mi sono piaciute di più sono state quelle “a tutta pagina”, come nei momenti più simbolici o importanti della storia. Passando alla parte scritta, mi è molto piaciuta anche quella, perché scorrevole e molto carina. Riesce, combinata coi disegni, a farti passare le emozioni dei personaggi. Dal modo in cui parlavano le due famiglie, si capivano che erano proprio diverse. Una moderna, tecnologica, ma disorientata e poco organizzata, l’altra più “rustica”, che vive , o ha bisogno, di meno meno comodità (o almeno così mi è sembrato) e molto creativa. Si capiva, che lì in campagna, dove è ambientata questa storia, la famiglia di Diego, sembrava fuori posto, sempre agitata, con problemi, e alla fine chiedono sempre aiuto all’altra famiglia, che sembra proprio a suo agio lì. Quest’ inverno, anche in trentino c’è stata una nevicata eccezionale, e mentre leggevo questa storia, riuscivo a immedesimarmi perfettamente. Insegna che l’amicizia è un’arma forte, e che non dobbiamo mai trascurare i nostri beni, che noi diamo per scontati. Tutti gli insegnamenti sono riassunti poeticamente nelle ultime pagine, quando ognuno esprime il proprio proposito. Noi tutti quindi dovremmo fare tesoro di questo libro e dei suoi insegnamenti. Consiglio questo libro a tutti.

  • Inserito il 11-05-2021 per il libro DALLA MONTAGNA IL TUONO

    Caro autore, il suo libro mi è molto piaciuto, anche se non sono riuscito ad apprezzarlo fin da subito. Infatti, all'inizio ci sono molti "scenari" diversi che si alternano, per poi fondersi in un'unica storia. Questo tipo di racconto mi piace molto, soprattutto perché, quando le storie si fondono e si inizia a capire qualcosa, soprattutto di quello che si ha letto all'inizio, scatta una scintilla nella mente, e si vuole sapere il seguito. Anche in questo racconto è successo così. All'inizio facevo fatica a capire cosa c’entrassero le varie storie l'una con l'altra, e per questo non mi sembrava proprio un bel libro, ma poi ho cambiato decisamente idea. Quando le storie si sono pian pianino unite, non volevo più smettere di leggere, per sapere il seguito. Il libro è infatti pieno i colpi di scena, che non ti aspetteresti mai. Mi è piaciuto anche il fatto che in questo libro si sia trattato del nazismo e della seconda guerra mondiale. E’ un libro che tratta tanti argomenti. I momenti del racconto che mi sono piaciuti di più, sono i i momenti in cui ci sono i bambini. Si capisce dal loro modo di parlare, di agire e di pensare, che è proprio diverso da quello degli adulti. In queste scene sono stato capace di immedesimarmi meglio, e sono stati i momenti in cui ho capito di più. Per questo sono le scene che mi sono rimaste più impresse. La cosa che invece mi ha impressionato di più, è stata verso la fine, quando ormai molti membri della SADE sapevano che la diga sarebbe crollata, ma si sentivano tutti obbligati a non rivelarlo. Anche se sapevano che così avrebbero provocato centinaia, migliaia di vittime. Mi pareva che tutti stessero cercando di rassicurarsi, ma sicuramente sapevano cosa sarebbe successo. Insomma, stavano zitti. Poi c’era anche chi parlava, chi urlava, e chi agiva. Ma quest’ultimi non erano abbastanza tanti, e non riuscirono a frenare la costruzione della diga. Mi ha stupito anche il momento in cui, a causa lavori delle case vengono distrutte, ma nessuno le ripaga. É stato proprio impressionante. Il libro mi è piaciuto anche perché riesce a trasmettere molte idee e sentimenti. Rabbia per quando la Sade non ascolta il popolo, che è il vero proprietario della zona. Ammirazione per Tina Merlin, che trova il coraggio di urlare a tutti la verità, andando incontro a seri guai, come tribunali….. Tristezza, per quando accade la catastrofe, e molte persone vedono il loro paese che si distrugge in pochi secondi. Consiglio assolutamente questo libro a tutti i giovani lettori come me, affascinati dalla storia, dalle lotte per la giustizia e dalla passione per le montagne

  • Inserito il 28-03-2021 per il libro ANTIGONE STA NELL’ULTIMO BANCO

    Caro Francesco d’Adamo, questo libro mi è proprio piaciuto. A differenza di molti altri libri, prima di iniziare a leggerlo, non avevo aspettative. Quando il mio amico ha ricevuto “Antigone” non sembrava molto contento. “Bah” diceva”, e io lo guardavo con sguardo perplesso, chiedendomi il perchè di questa sua reazione scettica. Forse la copertina non gli piaceva, la trama, il titolo, o qualcos’altro? Poi toccò a me leggerlo, e prima di iniziarlo, analizzai bene la copertina, e devo dire che mi è proprio piaciuta. Antigone messa in primo piano, con colori tendenti al verde, su uno sfondo prevalentemente verde, e degli zombie, anch’essi verdi, che non fissano Antigone-Jo, ma il vuoto davanti a loro, e anche Jo, con sguardo concentrato, fissa il vuoto davanti a lei. Tutto questo verde si intona benissimo con la pelle chiara di Jo e con le scritte rosse del titolo. Il carattere del titolo mi ha fatto subito pensare che si trattasse di un libro per ragazzi. La copertina, dopo aver finito il libro, mi ha rivelato molte cose. Infati, il libro, lo si capisce alla fine. Poi ho girato il libro, e, oltre a degli zombie che mi fissavano, ho visto una frase, a mio parere giustissima e profonda, e una breve, anzi brevissima, descrizione del libro, capibile solo dopo aver letto il libro. Io questa frase l’ho letta prima di cimentarmi nel libro, per poi, dopo aver letto le prime pagine, chiedermi “Che c’entra?”. Questo è un altro aspetto che mi piace di “Antigone”. La storia, mi è piaciuta un sacco. Tramite un linguaggio semplice, esprime concetti profondi. All’inizio pensavo si trattasse di un libro che parlasse delle avventure di Jo che cerca in tutti i modi di ricevere la sua parte preferita all’interno di una recita e alla fine ci riesce…, una cosa banale del genere…. Invece no. Questo libro, come dicevo prima, ha concetti profondi, e oltre a essere una magnifica storia, è una lezione di vita. Jo, non è una persona normale, un cittadino normale, uno “zombie”, ha una mentalità diversa, che si oppone alle ingiustizie di ogni giorno, che tutti gli altri accettano, per farsi accettare. Per questo Jo, spesso, viene emarginata, esclusa. Stupefacente è anche il fatto della somiglianza tra la storia di Jo e quella di Antigone. Di questo libro mi è anche piaciuta l’ambientazione, in un piccolo paesino con un fiume, un paesaggio poetico. Uno dei personaggi che mi è piaciuto di più è Cat Fly, lo ammiro per il suo coraggio, e la sua lunga lotta “silenziosa ”contro il male. Ma, il mio personaggio preferito in assoluto, è Fred. Fred, secondo me, è il più giusto di questa storia, inoltre, è forse quello che soffre di più nella lotta contro le ingiustizie. Questo libro, deve fungere per noi come insegnamento, perchè, purtroppo, nel mondo, ingiustizie del genere, ce ne sono moltissime. Noi dobbiamo tutti impegnarci per sconfiggerle, come Jo, Cat Fly, Fred e molti altri nel mondo. Consiglio moltissimo questo libro, perchè aiuta a cambiare mentalità.

  • Inserito il 04-03-2021 per il libro NEBBIA

    Cara Marta, questo libro mi è piaciuto, e mi è sembrato molto interessante dal punto di vista storico. Soprattutto mi è piaciuto scoprire come si viveva a Londra alla fine dell'Ottocento, grazie alle sue magnifiche e numerose descrizioni. Lo ho trovato molto scorrevole e piacevole da leggere, e non è una cosa scontata. La parte del libro che più mi è piaciuta di più è quella finale, che come dice la descrizione, mi ha tenuto con il fiato sospeso, soprattutto quando i cacciatori e Clay trovano Nebbia. Il personaggio che mi ha colpito di più è il vecchio Sal, che fornisce ai muldrak ottimi consigli; in piu sembra avere "nervi d'accaio". Una cosa che mi è subito saltata all'occhio è la somiglianza tra esso e il nonno di Martino (che fa parte del libro "Il giro del 44"), appunto perchè entrambi sono pazienti e saggi. Se dovessi scegliere una sola parole per descrivere questo libro direi "selvaggio", perchè, sia il lupo che Clay, sono selvaggi, e desiderano la libertà. Forse è per questo che il ragazzo è spinto a liberarlo. Inoltre, questo libro è pieno di messaggi, di consigli e situazioni che il protagonista mette in pratica. Come quando Clay è triste perchè non riesce a "prendere" una ruota dal fango con la forza, poi Sal gli suggerisce di usare l'ingegno, e lui ci riesce. Questo racconto insegna anche che la determinazione è importantissima. Infatti Clay, spinto dalla voglia di liberare Nebbia, anche tra mille avversità, ci riesce. La cosa che mi ha stupito di più è il modo in cui Clay riesce a farsi accettare da un lupo, io lo definirei un "miracolo". Concludendo, questo libro mi è piaciuto molto, e lo consiglierei, anche agli adulti. Ho una domanda da farle: I muldrak sono davvero esistiti? Mi sarebbe piaciuto conoscerne uno, e devo dire che mi hanno impressionato, per come riescono a procurarsi da mangiare, scavando nel fango. P.S. Complimenti per la copertina!

  • Inserito il 11-02-2021 per il libro IL GIRO DEL ‘44

    Caro autore, grazie per aver scritto questo libro, perchè mi è assai piaciuto. Questa storia, ambientata nella Seconda Guerra mondiale, dove a soffrire di più sembrano essere i bambini, turbati e spaventati, mi ha toccato. Mi è davvero piaciuto il messaggio di questo libro. Martino, nonostante la situazione di sofferenza, riesce a sconfiggere la paura e la noia in modo straordinario e stupefacente, inventando il "Giro del44", ispirato al suo campioncino "del cuore". Infatti, come dice suo nonno, è un bambino di fervida immaginazione. Leggendo questo libro, sono riuscito a immedesimarmi nella situazione di sofferenza della Seconda Guerra mondiale, in una società difficile dove non si sa da che parte stare, una situazione che neanche gli adulti riuscivano a capire. Gli attimi di sconforto da parte di Martino sono molti, spesso si abbatte pensando a suo padre, ma riesce sempre a risollevarsi. Il personaggio che più mi è piaciuto è il nonno, che nonostante tutto, non perde mai la calma, e da sempre ottimi consigli, ha un cuore buono. Lo consiglio a chiunque apprezzi leggere, in particolare agli amanti del ciclismo e della storia. Lo sport si unisce alla storia, una combinazione eccezionale. Contiene anche molte frasi "poetiche" e riflessive